La mia fragilità è la mia forza

Posso essere sincera? Provo invidia per i miei colleghi.

I colleghi che producono immagini perfette, utilizzano tecniche all’avanguardia, hanno attrezzature di prima qualità. Vorrei anch’io padroneggiare la materia con le loro conoscenze e capacità.

La verità è che non sono una fotografa, non ho frequentato la scuola di fotografia, non sono laureata in belle arti.

Ho una formazione da Interior Designer, da neolaureata sono subito entrata in una società immobiliare e ci sono rimasta 12 anni. Ho iniziato occupandomi di front e back office, solo poi è arrivata la fotografia. È arrivata in modo fortuito, come soluzione ad un problema impellente: chi farà le foto agli immobili ora?

Certo, di fotografia ero appassionata, possedevo le basi, e possedevo soprattutto la curiosità di sperimentare ed evolvere uno strumento allora poco considerato, visto che prima dell’avvento di internet e dei portali immobiliari le case si vendevano quasi senza immagini. Ho avuto l’opportunità di sviluppare ciò che mi appassionava in un contesto commerciale e questo credo sia infine diventato il punto di forza.

Non sono un fotografo prestato al settore immobiliare, sono una persona cresciuta in ambiente immobiliare, che ha sentito parlare di marketing, di vendite, di affitti e di cosa i clienti preferiscono o cercano, per quali caratteristiche sono disposti a spendere e per quali no per diversi anni.

Attraverso la fotografia cerco di tradurre in immagini questo patrimonio. Prima della perfezione tecnica (a cui comunque cerco di avvicinarmi costantemente) perseguo l’efficacia.

So quali sono i dettagli di maggior valore commerciale, quali le caratteristiche che “vendono” e penso che sia questo infine il mio vantaggio.

Quando entro in una casa faccio prima un giro e cerco di capire quali siano gli aspetti che un acquirente apprezzerebbe, per esaltarli poi nelle immagini che vado a realizzare. È da lì che parte tutto, sono quelli i protagonisti del racconto che vado a tessere.

Forse non saprò controllare perfettamente il controluce o applicare la tecnica del light painting, ma conosco il mercato immobiliare, ho risposto alle telefonate di informazioni per anni e riesco a pensare e ad emozionarmi come un acquirente.

Ma soprattutto, conservo la stessa voglia di evolvermi, la stessa curiosità di sperimentare di quando ho iniziato, continuo a “pasticciare” con nuovi strumenti, faccio le mie prove e mi lancio nelle novità con una buona dose di ingenuità. Oggi sperimento il video…domani chissà.

Ps. Un doveroso ringraziamento lo devo alla società che mi ha cresciuto e che mi ha dato con fiducia l’opportunità di sviluppare il settore fotografia e comunicazione per svariati anni. Non farò il nome, ma loro lo sanno. Grazie.