Video e storytelling immobiliare

Mi è sempre piaciuto scrivere. Non libri, romanzi, ma cose brevi, frammenti, istantanee di un’emozione. Quello della scrittura comunque è rimasto un sogno nel cassetto.

Lavorativamente, ho demandato la dimensione del racconto all’immagine: la fotografia ferma un momento, ma può muovere immense narrazioni nella mente di chi la guarda. Se con essa non ci limitiamo all’illustrazione di uno spazio ma tentiamo di evocare un’atmosfera, dipingere un istante di vita, questo è capace di stimolare l’immaginazione del potenziale cliente e catapultarlo nella dimensione del desiderio.

Finora quindi, l’immagine unita ad una buona descrizione costituivano il prototipo di un racconto immobiliare esaustivo.

Dico “finora”, perché questa quarantena mi sta dando l’opportunità di sondare e sperimentare linguaggi che in precedenza non sentivo del tutto nelle mie corde. Uno tra questi è il video.

Il video è uno strumento adatto soprattutto alla promozione sui social network. Secondo uno studio di Paolo Marcigliano, primo esponente del video marketing immobiliare, l’efficacia online di un testo scritto è del 12%, della fotografia/immagine è del 28%, mentre il video arriva all’84%….più del doppio dei precedenti messi insieme. E naturalmente i logaritmi di Facebook e affini non fanno altro che potenziare e spingere i contenuti più efficaci.

Questo non significa a mio parere che foto e testi nella promozione immobiliare spariranno, ma al contrario che bisognerà comunicare il medesimo prodotto con più strumenti a seconda ad esempio del canale “mediatico” che si utilizzerà.
Inoltre, il video ci permette di potenziare ulteriormente l’impatto emotivo grazie all’uso della musica, di un commento parlato o scritto oltre che naturalmente dell’immagine in movimento.

In questi giorni perciò mi sono cimentata, con il materiale che avevo, più che altro fotografico, a creare qualche clip demo di un servizio che sicuramente andrò a proporre appena sarà possibile uscire. Naturalmente, il mio fine non è tanto di descrivere gli immobili, ma di farne un reale racconto, uno “storytelling immobiliare” capace di emozionare e stimolare successivamente ad un approfondimento più tecnico.

Vi riporto quello creato per un immobile destinato al mercato turistico degli affitti brevi che mi aveva lasciato sulle dita parecchie suggestioni.
È un esempio molto migliorabile: al posto delle semplici foto andranno montati insieme spezzoni video e naturalmente potranno essere inseriti i riferimenti del proponente o dell’agenzia. Mi farebbe però piacere ricevere le vostre impressioni : ritenete che un racconto di questo tipo possa essere efficace nella promozione immobiliare?
Secondo me andrà ad integrare efficacemente il piano marketing , dandovi una “marcia in più” soprattutto in campo social media.

Per stare bene…

Navigando su IG questa mattina, mi sono imbattuta nelle stories di un’agenzia immobiliare (immobiliare_marangoni di Torino) che seguo e stimo per il suo modo di usare i social e per il gusto con cui parla, scrive, filma…bhe, chiedeva di postare le foto di angoli della nostra casa che in questo clima di tensione, preoccupazione e cambiamento ci fanno stare bene. Ci ho pensato un po’ e poi … ho scelto questa foto.

“Per sentirmi meglio in questi giorni guardo dentro questa scatola, che contiene piccoli stupidi oggetti che amo: fiori, vasetti, cuscini, coperte, vassoi, tazzine … e soprattutto la grande passione che muove il mio lavoro. Guardo queste futili cose e aspetto col sorriso il giorno in cui tornerò ad allestire una casa, a cercare la luce ed il taglio della foto migliori, per realizzare 2 desideri in uno: vendere e comprare (o affittare) una casa.”

Se desiderate conoscermi e valutare un servizio di home staging e/o di fotografia professionale, comunque, potete contattarmi fin da subito: potremo iniziare ad analizzare l’immobile, elaborare un progetto, scegliere una moodboard e valutare insieme come procedere in sicurezza!